Valutiamo l’impiego di idrogel ammessi in viticoltura biologica, applicati in pre-impianto o al trapianto, per aumentare la ritenzione idrica del suolo e ridurre fallanze nei giovani vigneti non irrigui. Confrontiamo dosi e modalità d’applicazione, misurando sopravvivenza, crescita e ingresso in produzione anticipata.
Problema:
Estati più calde e siccitose compromettono l’attecchimento dei nuovi impianti, specie su suoli a bassa capacità di campo. L’irrigazione di soccorso non sempre è disponibile o sostenibile. L’uso di polimeri super-assorbenti può aumentare l’acqua disponibile per l’apparato radicale, stabilizzare l’umidità nella rizosfera e migliorare la resilienza allo stress idrico, riducendo i costi delle fallanze e degli interventi correttivi. Serve però un protocollo replicabile che definisca dove, quanto e come applicare l’idrogel, minimizzando rischi operativi e impatti agronomici.
Obiettivo specifico:
Definire dose, profondità e modalità d’applicazione più efficaci dell’idrogel in pre-impianto/trapianto per massimizzare attecchimento e crescita, con analisi tecnico-economica del ritorno.

